raccontate da me (Vito): postumi, inediti, ricordi (e ricami), letture … e conversazioni, per continuare a dirti: grazie.
Si comincia con un racconto.
Giuliana ha sempre amato leggere; in particolare a me ricordava – in varie occasioni – le sue numerose letture di ragazza, soprattutto dei libri che le passava una zia che li prelevava dalla sua bibliotechina ordinata, da diligente insegnante di lettere al tecnico di Giulianova. E che dava volentieri a questa nipote dolce e curiosa, saggia e un poco visionaria, sempre gioiosa, quando leggeva e che non aveva avuto in sorte che i suoi genitori le facessero fare un corso di studi come il liceo, al quale Giuliana era decisamente interessata (viceversa, io leggevo poco ma mi hanno fatto fare il liceo: oggi non me ne lamento, ma allora…).
Certe sue letture non le conoscevo affatto, nonostante alcuni autori fossero ben noti e fondamentali con le loro proposte, chiamiamole, di ‘romanzi di formazione’: in primis, per Giuliana, Jane Austen e le sorelle Brønte, che aveva letto, riletto e amato anche a distanza di anni, almeno da quando la cinematografia si era impossessata di quelle opere per ricavarne dei film, spesso non malvagi, anzi. Film che in anni recenti passavano anche in TV… Io, neanche quelli riuscivo a vedere, per tanti motivi (malgrado le sue dolci sollecitazioni: ho visto solo – e con lei – una versione di Jane Eyre, un po’ troppo ‘gotico’, per me), ma soprattutto per le trame complicate e secondo me troppo contorte.
A distanza di anni, e dopo che lei ci ha lasciato, è capitato a me di imbattermi, letteralmente, in uno di questi film, intenzionalmente… ma il seguito della storia, forse, verrà fuori più avanti, se sarà utile.
6 Giugno 2023